mercoledì 1 agosto 2012

Zucca "Uchiki kuri": antica varietà giapponese dell'isola di Hokkaido.

La varietà Uchiki kuri è una meravigliosa zucca dalla tipica forma di cipolla, con una buccia di colore rosso/arancione, coltivata nell'isola di Hokkaido. Il governo giapponese si è mobilitato e grazie all'istituzioni che l'hanno promossa consigliandola per migliorare l'alimentazione degli abitanti stessi dell'isola che ha potuto anche diffondersi ed essere apprezzata al di fuori dell'isola e in tutto il Giappone.
Frutti in formazione a vari stadi.
Fa parte delle Cucurbira Maxima Duchesne, arriva matura ad un peso che va dagli 800 gr ai 1500 gr, è molto facile da coltivare perchè si adatta a tutti i terreni e climi, quindi non ha particolari esigenze, pur essendo molto vigorosa. Praticamente adatta anche a un principiante. In cambio è possibile avere un buon numero di frutti di ottime qualità organolettiche, buon sapore e lunga conservabilità. E' meglio consumata almeno un mese dopo la raccolta in modo che si esalti il sapore della polpa che ricorda quello delle castagne. La consistenza della polpa è soda e croccante, la buccia è molto sottile tanto che si lascia consumare, assieme alla polpa, anche cruda. Questa zucca si adatta a molteplici preparazioni anche tagliata sottile o grattuggiata cruda (con buccia) per un originale insalata. E' una zucca che vale la pena provare a coltivare.
Cotiledoni, ovali e carnosi, 
al centro iniziano ad accennarsi le prime foglie vere.
La semina si può anticipare in luogo caldo e protetto a febbraio-marzo per trapiantare dopo che sono uscite il primo paio di foglie vere o seminare direttamente in campo a fine aprile o inizi maggio. 


Cotiledoni con prime foglie vere.


Si sviluppa molto vigorosamente quindi lasciare una distanza tra impianti di 1,5 mt. Per praticità e risparmio di spazio, la si può far crescere come rampicante su graticci, reti, canne o pergolati. E' auspicabile proteggere i frutti dal sole troppo forte avvolgendoli in paglia o ben ombreggiati dalle stesse foglie.
Fiore femmina in formazione.
Raccogliendole, 90 dalla fecondazione, è meglio tagliare il picciolo un po lungo, farle finire di maturare per un mese in luogo arieggiato per riporle, poste con il picciolo in basso, in un luogo fresco per una lunga conservazione.


Aggiorno foto in itinere.
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